IO E IL JEET KUNE DO: By Bruce Lee

IO E IL JEET KUNE DO

By Bruce Lee

“Che cos’è il JEET KUNE DO?

Arte marziale Cinese indubbiamente. Non mai voluto dare un nome al genere di Kung Fu che ho inventato, ma per ragioni di convenienza lo chiamo ancora Jeet Kune Do. Voglio sottolineare che non c’è nessuna linea di demarcazione tra il Jeet Kune Do e qualunque altro genere di Kung Fu, in quanto sono assolutamente contrario al formalismo e all’idea di divisione in rami. E’ un’arte che è stata liberata dal peso della tradizione.

E’ ridicolo tentare di definire in modo esaustivo il Jeet Kune Do di Bruce Lee. Io lo chiamo JEET KUNE DO solo per far risaltare l’importanza di decidere al momento giusto cosa fare per fermare il nemico alla porta.

Non lasciarti imprigionare dalla tua forma.

La Filosofia conduce il mio JEET KUNE DO in una nuova dimensione nel mondo delle arti marziali.

Si dovrebbe essere in armonia e non in rivolta contro le leggi universali dell’universo.

Mi muovo e non mi muovo affatto. Sono come il riflesso della luna sulle onde: esso continua sempre ad oscillare e a fluttuare. Rinunciate a pensare come se non vi rinunciaste. Osservate le tecniche come se non le osservaste.

Alcuni istruttori asseriscono che con il loro metodo superpotente si può demolire qualsiasi difesa. Una volta di più dobbiamo capire che una persona si muove e si modifica, proprio come un bambù che nella tempesta si agita avanti e indietro per annullare la forza del vento. Per tanto, flessibilità YIN e fermezza YANG, non sono altro che due metà distinte di un intero.

Lo scopo del JEET KUNE DO è la liberazione personale, quando il praticante matura, comprenderà che i pugni e i calci non sono solo strumenti per sconfiggere l’avversario, ma strumenti per esplodere attraverso il suo ego, la sua rabbia, le sue paure, la sua consapevolezza, ecc. Tutti gli allenamenti servono per divenire uomini più completi, non dei superman.

Il JKD o lo capisci o non lo capisci, è così.

Alcuni istruttori hanno afferrato che il JKD è la vita stessa, però sono in pochi che lo capiscono davvero.

Non basta riempire il tempo e lo spazio con movimenti organizzati. Il movimento fisico è l’anima che si fa visibile.

Il JEET KUNE DO non è per tutti. Ho insegnato a tanti allievi ma pochi sono diventati discepoli.

In fondo un uomo di JKD che afferma che il JKD è solo JKD NON HA CAPITO NIENTE.

Per favore non scambiate il dito per la luna….”

BRUCE LEE

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